Formarsi all’editoria accademica digitale con OpenEdition: obiettivi e strumenti
La formazione all’editoria digitale è tra gli obiettivi principali del progetto OpenEdition Italia. Le proposte di formazione si rivolgono ai responsabili di riviste e collane accademiche negli ambiti delle discipline umanistiche e delle scienze sociali, alle University Press, agli editori che lavorano in stretto contatto con le università, ai bibliotecari che si occupano di pubblicazione e valorizzazione della ricerca.
Svolti in collaborazione con Lexis, partner di OpenEdition per l’Italia, i diversi moduli prevedono la formazione all’uso di Lodel per l’editoria accademica digitale, la presentazione del progetto editoriale e dei modelli economici per la diffusione della ricerca proposti da OpenEdition, oltre ad una discussione più ampia sulle sfide editoriali ed economiche del nuovo panorama dell’editoria digitale per la ricerca accademica.
Sono ad oggi tre le formazioni già organizzate in Italia, tra l’autunno del 2016 e quest’anno, presso le Università di Genova, Napoli e Padova.
Una formazione completa alle nuove sfide dell’editoria accademica digitale e aperta
L’ultima formazione in data, la più completa in termini di moduli proposti, è stata organizzata da OpenEdition il 18, 25 e 26 settembre scorsi all’Università degli Studi di Padova. L’incontro è stato organizzato in collaborazione con Padova University Press e il Dipartimento di Filosofia, Sociologia Pedagogia e Psicologia applicata.
Il Prof. Luca Illetterati, ordinario di Filosofia teoretica e direttore di Padova University Press, ha sottolineato come il progetto di OpenEdition possa indicare altri percorsi possibili per l’accesso aperto, «fornendo spunti per riflettere a livello di ateneo, ad esempio, anche sulla valorizzazione del deposito istituzionale». Un secondo aspetto è legato alle aree disciplinari valorizzate dalla diffusione attraverso un’infrastruttura europea come OpenEdition: anche gli interlocutori principali di Padova University Press sono infatti ricercatori in discipline umanistiche e scienze sociali. Infine, la possibilità offerta dalla piattaforma di diffondere e valorizzare la ricerca nella lingua in cui viene prodotta, nodo centrale per le ricerche in area umanistica e delle scienze sociali: pensata come crocevia della comunità multilingue della ricerca, OpenEdition permette di rendere conto a livello internazionale delle diverse declinazioni linguistiche e sociali del pensiero. Sempre dal punto di vista politico-culturale, l’opera di valorizzazione della ricerca proposta da OpenEdition, può favorire anche lo sviluppo di un ruolo più rilevante delle University Press italiane, come editrici specificamente dedicate alle pubblicazioni scientifiche.
In questa versione completa svolta a Padova, i moduli formativi si articolano su tre giornate e comprendono una formazione dedicata sia a Open Edition Books che a Revues.org. Il primo modulo comprende tre ore di introduzione ai temi dell’editoria digitale in relazione alla ricerca nelle discipline umanistiche e delle scienze sociali; le altre due giornate, più orientate alla pratica concreta e all’uso di Lodel sono dedicate alle modalità di navigazione e di lettura offerte dalle due piattaforme, ai diversi modelli economici proposti da OpenEdition e ai workshop per la preparazione e il caricamento dei file negli spazi editoriali di OpenEdition attraverso il software Lodel.
Formazioni specifiche dedicate alle riviste o alle collane di libri accademici
Le formazioni proposte da OpenEdition possono essere declinate anche in formati esclusivamente dedicati alla pubblicazione di riviste accademiche su Revues.org o di collane su OpenEdition Books.
Il 16 e il 17 novembre 2016, ad esempio, la rivista Analisi e Diritto, l’Istituto Tarello e la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Genova hanno promosso e ospitato la prima formazione italiana dedicata a Revues.org.
Durante la prima giornata, è stato dedicato un tempo all’editoria digitale accademica in generale e ai servizi offerti dalle quattro piattaforme che fanno parte di OpenEdition: Revues.org, Books.org, Hypotheses.org, Calenda.org. Nel secondo tempo sono state presentate e discusse le diverse modalità di diffusione previste da OpenEdition: la diffusione esclusiva, il Full Open Access e l’Open Access Freemium. Quest’ultimo è un particolare modello economico capace di offrire sostenibilità economica all’accesso aperto grazie alla vendita di un pacchetto di servizi premium (ad esempio ePub e Pdf e altri servizi aggiuntivi per le biblioteche), mentre il testo HTML resta fruibile da tutti.
La seconda giornata è stata invece dedicata alla pratica con Lodel: le caratteristiche base, le possibili personalizzazioni, gli elementi fissi e la possibilità che il software offre di fornire un testo interattivo e navigabile. Durante il workshop, sono stati presentati gli elementi di Word necessari per la lavorazione di un articolo (layout bozza, installazione dei modelli), il lavoro vero e proprio sul testo (stylage), fino al caricamento. Sono infine illustrate le varie funzionalità di Lodel: come modificare un articolo, ricaricarlo, eventualmente eliminarlo ed effettuare il controllo qualità dopo il caricamento.
Dedicata invece esclusivamente a Books è stata la formazione organizzata il 27 e il 28 febbraio 2017, in collaborazione con il progetto SHARE, che riunisce le Università di Napoli Federico II, L’Orientale e Parthenope, e le Università di Salerno, del Sannio e della Basilicata. Anche in questo caso le giornate sono state suddivise in due parti. La prima ha visto una presentazione di OpenEdition e dei suoi servizi; del principio dell’appropriazione, che permette all’editore di gestire la lavorazione dei file autonomamente, grazie agli strumenti acquisiti durante le formazioni; dell’opportunità di richiedere un sostegno alla digitalizzazione (SAD), un finanziamento che consente all’editore di accelerare la lavorazione e il caricamento di parte del suo catalogo sulla piattaforma (la domanda per ottenere questo finanziamento sarà possibile fino al 2019). Ulteriore strumento presentato è il Publisher. Pensato esclusivamente per OpenEdition Books, si tratta di un’interfaccia che mostra i dati relativi alle vendite e la percentuale di libri distribuiti secondo le diverse modalità di diffusione (Full Open Access, Open Access Freemium). I pomeriggi sono stati invece dedicati al lavoro pratico con Lodel, al caricamento dei singoli capitoli di un libro – su OpenEdition Books, il libro viene caricato nella sua integralità, ma è consultabile per capitoli – passando dalla preparazione di Word, allo stylage, fino alla pubblicazione e al controllo di qualità.
L’editoria accademica digitale per cui OpenEdition ha pensato i suoi servizi si rivolge in particolare alle comunità di ricerca specializzate nelle discipline umanistiche e scienze sociali. Per questo sono stati individuati strumenti volti a valorizzare particolarmente questi ambiti di ricerca, per farlo al meglio, in modo da fornire visibilità, accessibilità, citabilità e garantire la perennità. La strutturazione dei testi (ad esempio attraverso l’inserimento di metadati), elemento importante del progetto editoriale di OpenEdition, diventa centrale proprio in relazione a questi obiettivi.
Non solo digitale ma anche aperta: l’editoria promossa da OpenEdition è un’editoria i cui obiettivi consistono nel facilitare la ricerca e nel rendere i suoi risultati disponibili e consultabili in diversi formati e su diversi supporti. Formarsi ed evolvere nel nuovo ecosistema dell’editoria accademica è una sfida a cui tutti gli attori accademici possono prendere parte.